Estratti da Risguardi: I Corvi di Iperborea

Articolo di Luca Allodi, Libreria Tempo Ritrovato di Milano

Nell’affollato mare delle case editrici indipendenti, Iperborea è tra quelle che per qualità, originalità, cura dei dettagli e formato iconico delle sue pubblicazioni si fa riconoscere da quei lettori che amano navigare le rotte dell’editoria meno mainstream e che fa della proposta di qualità il suo tratto distintivo.

Se vi sto scrivendo queste righe non è tanto per parlare di quanto è stato fatto in questi trentacinque anni di vita della casa editrice milanese, quanto per presentarvi la nuova collana che arricchirà il suo catalogo e che sarà presente sugli scaffali delle librerie italiane a partire dall’autunno di quest’anno. I Corvi, questo il nome del nuovo progetto, a cui lavora come editor Andrea Morstabilini, ex editor e ufficio diritti del Saggiatore, accoglierà libri di saggistica narrativa da tutto il mondo superando i confini della penisola scandinava e del Nord Europa, ma avendo sempre come stella polare la qualità della scrittura e i temi cardine della contemporaneità.

Il nome della collana è ispirato dalla mitologia norrena e rimanda a Huginn e Muninn, i due corvi che Odino spedisce in volo ogni mattina perché tornino a sera sulle sue spalle con le notizie più importanti dal vasto mondo. Ecco che, quindi, ognuno di noi lettori, leggendo i titoli di questa nuova collana, potrà vestire i panni di Odino e venire a conoscenza di storie che serviranno a decifrare la realtà complessa in cui ci troviamo a vivere e, forse, a farci sentire un po’ meno smarriti di fronte ad un mondo che cambia ad una velocità stratosferica.

I Corvi ci aiuteranno a comprendere
la complessità del mondo


La saggistica narrativa è da sempre presente nel vasto catalogo Iperborea e ha degli interpreti i cui nomi fanno ormai parte della biblioteca ideale di molti lettori. Il mio pensiero, ad esempio va a Jan Brokken scrittore olandese (Anime baltiche, Il giardino dei cosacchi e La casa del pianista), o a quell’incredibile narratore svedese che risponde al nome di Frederik Sjöberg e che, attraverso traiettorie insolite ci racconta di personaggi poco noti ma dalle vite incredibili. L’arte di collezionare mosche è certamente il suo titolo più importante tra i quattro pubblicati dalla casa editrice milanese. Così come consiglierei di leggere, a quei pochi che ancora non lo avessero ancora fatto, un titolo la cui prima edizione risale al lontano 1992, poi ristampato nella collana “Luci” nel 2017, un libro che rappresenta al meglio quel connubio tra narrazione e visione del mondo che sarà alla base di questo nuovo progetto: sto parlando di Arabia felix dello scrittore danese Thorkild Hansen. Un libro meraviglioso che racconta la storia della prima spedizione scientifica danese.

Per il 2023 è prevista la pubblicazione di tre titoli. Si parte con L’uomo con lo scandaglio – Storie di mare, abissi e meraviglie di Patrik Svensson (dal 30 agosto in libreria). […] prendere consapevolezza che esista nella vita di noi esseri umani qualcosa di non decifrabile, è il filo rosso che lega Nel segno dell’anguilla a L’uomo con lo scandaglio dove l’autore pare allargare lo sguardo e prendere in considerazione non un singolo essere, l’anguilla per l’appunto, bensì l’intero mare che di misteri ne contiene moltissimi. Prendere in mano e cominciare a leggere questo secondo titolo di Svensson è come aprire un forziere dei pirati, quelli di cui leggevamo nei libri d’avventure quando eravamo bambini, solo che al posto dell’oro e dei dobloni troviamo delle storie che, a mio parere, sono anche più preziose. […] con tutte queste storie, l’autore sembra volerci dire che forse noi esseri umani conosciamo bene la terra, ma non il mare che conserva ancora i suoi segreti e, probabilmente, li conserverà ancora per molto tempo e qui torniamo alla necessità dell’uomo di accettare il mistero come parte integrante della sua esistenza.

La seconda uscita sarà Chi è nudo non teme l’acqua – Un viaggio clandestino di Matthieu Aikins (dal 27 settembre). […] ha il ritmo del grande romanzo d’avventura, ma è anche una storia d’amore, amicizia e condivisione in un mondo ancora oggi molto diviso.

Ad ottobre, infine, sarà il turno del terzo titolo della collana: Stranieri a noi stessi – Menti in bilico e identità al confine di Rachel Aviv. Le storie che ci racconta l’autrice hanno l’obiettivo di mettere a fuoco la distanza che un soggetto, a cui i medici o la comunità “diagnosticano” una malattia mentale, percepisce tra la sua identità riconosciuta e il racconto che gli altri ne fanno e di come questa “narrazione” esterna possa incidere sull’evoluzione della malattia stessa.

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